A partire da oggi, 19 agosto, il telefono degli italiani squillerà con una minore frequenza. Il motivo? Le insistenti chiamate spam verranno bloccate dal filtro anti-spoofing dell'AGCOM – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

In passato, le truffe telefoniche erano facilmente riconoscibili grazie ai numeri poco realistici. Oggi, però, le tecniche sono state affinate e, grazie ai prefissi familiari e alle conversazioni credibili, il numero di frodi telefoniche è in aumento. Per fare fronte a tale fenomeno, chiamato CLI spoofing (calling line identification spoofing), è stato ideato questo filtro che interrompe i tentativi di truffa bloccando tutte quelle chiamate che provengono dall'estero, ma che presentano un prefisso italiano. Oggi, infatti, scadono i termini per mettere in atto la delibera (approvata a maggio) che forniva 90 giorni di tempo agli operatori telefonici per applicare il filtro anti-spoofing.



Negli ultimi anni, è diventata una consuetudine ricevere almeno – se si è fortunati – una chiamata al giorno. Ci vengono proposti nuovi contratti telefonici, vantaggiosi piani energetico o ci viene detto che il nostro curriculum è stato ricevuto, la migliore delle opzioni, specialmente, quando si attende con impazienza l'esito di un recente colloquio. Di conseguenza, la prassi è diventata quella di: rispondere, dare il beneficio del dubbio per i primi cinque secondi e poi chiudere la chiamata o, ancora più di frequente, ignorare direttamente la telefonata, assumendosi così il rischio di perdere delle reali conversazioni.

Come riporta il giornale Wired, i dati dell'associazione ARTE – Associazione Reseller e Trader dell'Energia – riferiscono che il 97% delle telefonate fatte da presunti operatori del mercato energetico è falso. Negli ultimi anni, sono oltre 10.000 i tentativi di truffe che vengono segnalati. Una situazione che, inevitabilmente, comporta una crescente sfiducia che, a sua volta, si traduce in notevoli perdite per i centralini, quelli veri.

Come funziona il filtro anti-spoofing?

Il funzionamento di queste truffe telefoniche si basa sulla falsificazione dell’identità del numero chiamante, trasformando i recapiti internazionali in locali. Successivamente, in seguito alla risposta, il fittizio centralinista cerca di convincere la persona chiamata a fornire dati personali o accettare cambi di contratto. Di questo sistema, ciò che trae maggiormente in inganno le persone sono i dati sensibili, ottenuti in maniera illecita, che questi interlocutori conoscono rispetto al proprio profilo.

Per interrompere questo flusso diventato consuetudine, il filtro anti-spoofing cerca di fermare a priori questi tentativi di frodi telefoniche, bloccando le chiamate che provengono dall’estero, ma che utilizzano dei numeri italiani fissi non validi. Si tratta di una prima risposta a questo crescente problema. Dal 19 novembre, si raggiungerà la fase due: l'interruzione delle chiamate internazionali da parte di numeri mobili.

È la fine delle chiamate spam?

Quasi. In effetti, a partire da oggi, 19 agosto, i tentativi di truffe telefoniche verranno ridotti, poiché le chiamate spam saranno bloccate ancor prima che il nostro telefono possa squillare. Nonostante il successivo miglioramento che avverrà a novembre, questa schermatura non riuscirà a coprire quelle chiamate fraudolente che provengono dall'estero, ma che utilizzano dei numeri reali in quanto specifici di determinati paesi. Tuttavia, quest'ultima tipologia corrisponde a una minima percentuale, circa il 5%, delle truffe telefoniche.

Il filtro anti-spoofing, nato dalla collaborazione tra l’AGCOM e gli operatori di telecomunicazioni, sembra rappresentare la migliore delle soluzioni attuate fino ad ora contro il fenomeno dello spoofing. In passato, c’erano già stati dei tentativi di arginare questo problema, sia da parte delle singole compagnie telefoniche, come Wind, sia a livello nazionale, come in Francia. Tuttavia, questo filtro tecnologico italiano dovrebbe rappresentare una nuova frontiera nel campo della lotta contro gli spam telefonici.