Avete presente quelle storielle proibite che nascono dalla noia, magari in contemporanea a una relazione principale così stabile che è ormai routine pura? Iniziano come semplici e innocenti flirt, poi prendono una piega più fisica, ma rimangono sempre un po’ indefinite in termini di impegno. Amanti? Forse, ma… Nuovi partner? No, non proprio.
Magari rimangono solo relazioni virtuali, una sorta di "piano B" da rispolverare al momento giusto, un potenziale futuro partner con cui condividere tutto su WhatsApp fino a che può tornare utile anche nella vita reale. Insomma, avete presente quel tizio così carino con cui vi piace mantenere un contatto su Facebook perché “non si sa mai” anche se siete accasate? Parliamo proprio di questo.
Non esattamente tradimenti, non proprio nuove storie, ma quasi. In realtà, una definizione per questi rapporti esiste dal 2014: sono relazioni back burner. In poche parole, il back burner è una persona con la quale non cerchiamo ancora un vero impegno, con la quale manteniamo però una comunicazione costante con l’obiettivo di un possibile futuro coinvolgimento romantico e/o sessuale - aka: il “non si sa mai” di cui parlavamo prima.
Chiamato dagli americani anche effetto cushioning - ovvero la seconda scelta che ammortizza il colpo in caso la storia principale non andasse bene - è un fenomeno sempre più diffuso (e non solo tra i millennials). È stato Jayson Dibble, professore del Michigan, a studiarlo a partire dal 2014.
Perché cerchiamo il piano B (e il C e il D…)
Queste questioni di cuore - e di calcolo opportunistico - sembrano avere senso da un punto di vista evolutivo: se l'obiettivo è quello di avere quante più opzioni possibili per la riproduzione, il like occasionale su Instagram e il messaggio rapido su WhatsApp sono gli escamotage più semplici per riuscirci oggi. Così facendo sondiamo il terreno per nuove opportunità, ma nel frattempo ci assicuriamo che la “futura prole” sia al sicuro in una situazione stabile portando avanti la relazione con il partner principale.
Elisabetta LaMotte, esperta di terapia di coppia, svela che questo sistema di “cushioning” indica in realtà l’incapacità di vivere senza almeno un partner. Inoltre, con tentativi di relazioni back burner, cerchiamo solo di soddisfare qualcosa che manca nel rapporto primario (perché non sappiamo rinunciarvi, ma non ci sforziamo di migliorarlo). #Ahiahi.
“Con questo sistema ci troviamo a coltivare flirt segreti con qualcuno che rappresenta una forma di ribellione contro le sfide che dovremmo affrontare nella relazione storica. Ad esempio, una persona che sta frequentando un partner di successo ma molto ansioso potrebbe ‘ammortizzare' con un partner così rilassato da non essere in grado di tenersi un lavoro", spiega. “Il cushioning, però, nega a entrambe le parti la possibilità di scoprire se l'ansia (o qualsiasi altra sfida) possa essere controllata con un po’ di comunicazione e qualche semplice sforzo tra i due partner”.
Sono flirt gratificanti, creano dipendenza, nutrono il nostro ego, ma poi ci lasciano con nulla tra le mani. Sì, perché - se scoperti - rovinano (o distruggono completamente) le relazioni storiche e generalmente non creano nuovi buoni rapporti.
Come capire se il partner è in cerca relazioni back burner
Non siete voi quelle in cerca di "soluzioni alternative", ma qualcosa nella vostra relazione non va. Il vostro partner vi sembra un po’ più distaccato e distratto? Allora fate attenzione a questi 5 segnali per capire se siete vittime di una relazione back burner:
1. Nessuno tocchi il suo telefono: ha lo smartphone sempre silenzioso, ma riceve notifiche di continuo. Le nasconde il più possibile, non vi racconta chi gli scrive e non vi permette certo di leggere i messaggi che riceve. Se riuscite ad adocchiare qualcosa, vi accorgete che tanti tanti messaggi sono stati cancellati.
2. È freddo, poi affettuoso, poi di nuovo freddo: non si fa sentire per giorni perché è “troppo occupato”, poi ricompare ed è affettuosissimo, come se nulla fosse. È evasivo su cosa fa, dove va, come passa il suo tempo.
3. L’intuito vi dice qualcosa: sentite che non vi sta dicendo tutto, ma cercate di non pensarci. Errore! Date sempre retta al vostro intuito.
4. Social media? Tema scottante: sta scorrendo rapidamente FB, ma appena gli comparite accanto lo chiude di scatto e cambia argomento.
5. Poca intimità: la libido può risentire di tante cose, compresi stanchezza e stress. Se però manca improvvisamente senza motivo… Beh, il motivo c’è eccome.
Insomma, l’amore oggi si riduce al fuggire da tentazioni e da partner troppo tentati? Vince ancora chi fugge?