Se per la gente comune in Usa il vero scandalo dei prezzi è dato dalle uova, che l'emergenza aviaria ha fatto schizzare alle stelle – una confezione può arrivare a costare fino a 8 dollari –, per chi segue i trend del momento il costo che ha sorpreso di più è quello delle fragole giapponesi. Importati direttamente da Kyoto, stanno spopolando sul web per il loro particolare packaging, ma soprattutto per il prezzo di 19 dollari ciascuna. A vendere questi frutti preziosi e decisamente di lusso negli States è la catena di supermercati della California Erewhon, abituata a proporre prodotti alimentari a peso d'oro. Ma cos'ha di speciale questa fragola per costare addirittura 20 dollari?

fragola 20 dollaripinterest
© Peter Lourenco//Getty Images

A far nascere l'affaire fraise è stato un video, diventato presto virale, dell'influencer Alyssa Antoci, nipote dei proprietari di Erewhon, che ha assaggiato una di queste fragole e l'ha definita "la migliore di sempre". Nella clip la si vede aprire un piccolo scrigno contenente il prezioso frutto di un colore rosso vivo dell'altezza di circa un pollice, che si può degustare come un piccolo ghiacciolo. Un esemplare perfetto e gustosissimo a giudicare dalla reazione della ragazza nell'addentarne un morso. La videorecensione ha suscitato subito grande curiosità e il frutto è andato esaurito in tre negozi della catena di supermarket di lusso.

La fragola in questione proviene dal fruttivendolo giapponese di Kyoto Elly Amai, abituato a vendere un melone al prezzo di 95 euro. Si tratta di una fragola Tochiakika, coltivata in un'azienda agricola chiamata Anhay nella prefettura di Tochigi, una zona conosciuta anche come il regno delle fragole del Giappone. Dal brand giapponese hanno spiegato a Nbc News che queste fragole vengono raccolte in Giappone solo due giorni prima di essere messe in vendita a Los Angeles e hanno una shelf-life di appena tre giorni. "La freschezza e la complessa logistica di trasporto giustificano il prezzo".

fragola 20 dollaripinterest
Bloomberg Creative//Getty Images

C'è da dire che chiunque abbia visitato il Sol Levante e abbia avuto modo di girare per i banchi dei mercati cittadini avrà notato come la frutta abbia dimensioni particolarmente generose e prezzi decisamente sopra la media europea. Acini d'uva grandi come palline da ping pong e angurie quadrate sono la normalità in un Paese che considera la frutta un autentico privilegio. In compenso, colori, profumi e sapori sono quelli che non siamo più abituati a vedere e a gustare nelle nostre campagne. Un aspetto che è legato alla cura con cui vengono condotte le coltivazioni. Ogni frutto, mentre è ancora attaccato alla pianta, viene "incartato" e protetto dalle intemperie. Inoltre, per ciascuno viene controllato il grado zuccherino che talvolta è riportato al momento della vendita sul cartellino espositivo. In un Paese come il Giappone la frutta vale oro, non c'è dunque da sorprendersi che poterla degustare abitualmente in Usa sia un lusso per pochi o uno sfizioso regalo da farsi una volta ogni tanto.