Una base friabile e un ripieno cremoso. Un dolce che ha attraversato confini e reinterpretazioni, ma che nella sua variante newyorkese, la più iconica e riconoscibile, è cotta, ha una superficie leggermente dorata e una consistenza che si scioglie in bocca. Il suo nome, così diretto e inequivocabile, non lascia spazio a dubbi sulla provenienza. Ma cosa ha davvero reso questa cheesecake un simbolo della Grande Mela? E soprattutto, perché proprio New York? Come molti newyorkesi, scrive Eric Kim sul New York Times, anche la cheesecake ha origine dalla parte opposta del mondo: gli immigrati tedeschi portarono negli Stati Uniti la käsekuchen, una torta classica al formaggio, preparata con ricotta e una crosta di pasta; una ricetta povera radicata nella tradizione europea e nelle comunità ebraiche.

A essere local era invece il formaggio morbido, che durante la metà del XIX stava, in un certo senso, riscrivendo la sua storia. La leggenda racconta che nel 1872 un lattaio di Chester, New York, William A. Lawrence, creò per errore una versione più ricca e morbida del formaggio Neufchâtel francese. Decise di chiamarlo “cream cheese” e, nel tentativo di dargli un’immagine più raffinata, lo legò al nome di una città che all’epoca era sinonimo di prodotti lattiero-caseari di qualità: Philadelphia. Il paradosso è che, nonostante il nome, la produzione è sempre rimasta nello Stato di New York. Negli anni ’30, mentre le gastronomie ebraiche si diffondevano in città, i fornai iniziarono a sperimentare con il formaggio cremoso, usandolo al posto della ricotta. Il risultato portò a una cheesecake più liscia, più vellutata, con una consistenza avvolgente e ricca. Era nata la versione newyorkese. A fare la differenza non era solo il formaggio. L’impasto divenne più semplice, il metodo di cottura più raffinato. Al posto della crosta di pasta, si diffuse la base di cracker Graham sbriciolati e burro, mentre la cottura lenta e delicata garantiva una superficie leggermente dorata e una consistenza perfetta. Ogni fornaio aveva la sua ricetta segreta, ma la New York cheesecake stava prendendo forma, consolidando il suo posto tra i grandi classici della pasticceria americana. New York è la città dove il mito della cheesecake continua a vivere, grazie a pasticcerie storiche che ancora oggi sfornano versioni impeccabili del dolce. Ecco gli indirizzi da non perdere per un assaggio autentico.

Eileen’s Special Cheesecake

Dal 1975, Eileen Avezzano, e le sue figlie poi, hanno reso questa piccola pasticceria un punto di riferimento per gli amanti della cheesecake. Il segreto? Una base di Graham cracker classica e un ripieno ultra soffice, disponibile in oltre 20 gusti, tra cui ciliegia, caramello salato e biscotti & panna.

Junior’s Restaurant & Bakery

Se c’è una cheesecake che ha fatto la storia, è quella di Junior’s. La ricetta è stata perfezionata negli anni ’50 dal fondatore Harry Rosen, dopo mesi di assaggi in tutta la città. La particolarità? Un sottile strato di pan di Spagna sotto il ripieno, per un contrasto di texture unico.

Ferrara Bakery

Dal 1892, Ferrara Bakery è una vera istituzione nel cuore di Little Italy. Qui, la cheesecake è pura tradizione: una fetta liscia, burrosa e perfettamente bilanciata, spesso guarnita con fragole fresche. L’indirizzo giusto per chi cerca l’autenticità.

Serge's Delicatessen & Diner

La versione più old-school della cheesecake newyorkese: altissima, massiccia, con un ripieno denso e leggermente acidulo. Una fetta basta e avanza per due, ma una volta assaggiata è impossibile fermarsi.

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