È stato nominato una delle 100 persone più innovative nel 2004 dalla rivista Time; per il Culinary Institute of America, nel 2009, è stato Chef of the Year; la rivista The New York Times lo ha definito pioniere della nuova gastronomia occidentale, proprio durante un’intervista in cui si discuteva delle sorti della cucina spagnola nel mondo. Ferrán Adrià è uno di quei cuochi così legati alla sua cultura che non potrebbe mai definirsi senza di essa. Per questo motivo ha sempre sostenuto che la cucina spagnola prima o poi avrebbe spiccato il volo, aggiudicandosi un posto di qualità nel mondo come meritava.
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La Spagna diventa eccellenza culinaria
Sono passati vent’anni da quell’intervista al New York Times: oggi, come allora, Ferrán Adrià è fermamente convinto delle sue previsioni: la Spagna, infatti, è diventata il terzo paese al mondo per popolazione e numero di stelle Michelin ottenute. Davanti alla Spagna, infatti, c’è solo il Giappone e la Francia. In un’intervista a Gourmet Gourmet, Ferrán Adrià si reputa fiducioso e soddisfatto, convinto che questo sia un chiaro sintomo dell’ottimo stato di salute in cui si trova la gastronomia spagnola.
La visione di Ferrán Adrià
La visione acuta e dirompente di Ferrán Adrià lo ha sempre accompagnato nella sua carriera ed è probabilmente il motivo per cui il suo elBulli1846 è stato il miglior ristorante al mondo per cinque anni consecutivi.
Si potrebbe quasi pensare che le sue preferenze culinarie siano troppo ambiziose, quasi impossibile, con ingredienti impossibili da reperire per un comune mortale e forme geometriche davvero senza precedenti. Niente di più lontano dalla realtà: la cucina di Ferrán Adrià è casa, famiglia, cultura, Spagna, in ogni sua forma, sostanza ed espressione.
Ferrán Adrià: un elogio alla semplicità
Quando gli chiedono qual è il suo piatto preferito, lo chef stellato più famoso della Spagna risponde umilmente: «Ce ne sono tantissimi, ma niente raggiunge il pane con il pomodoro. È concettualmente imbattibile. Anche la tortilla (la frittata di patate spagnola), però: sono sicuro che col tempo diventerà la nostra pizza, un vero e proprio caposaldo della cucina spagnola popolare a livello internazionale».
Sentendolo parlare, un dubbio sorge tra i tanti: la tortilla deve essere con o senza cipolla? Lo chef Ferrán Adrià non tarda a rispondere: «Ci sono frittate di patate con la cipolla e frittate di patate senza cipolla. Devo dire la verità: le preferisco entrambe. Vi chiederete, semmai, se la vera tortilla voglia la cipolla oppure no: la risposta esatta è che la prima tortilla spagnola era composta da sole cipolle, senza patate».
Tradotto da Fotogramas España
Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione