Come se non bastassero sudore, caldo, sbalzi di temperatura, cloro, sale, sole e vento, ci si mettono anche alcuni attivi specifici a disidratare la pelle, o meglio, a comprometterne la capacità di trattenere l'acqua. Se non bilanciati correttamente rendono la pelle più secca oltre che indebolita, esponendola a irritazioni, eruzioni cutanee e rossori. Conoscere le caratteristiche dei diversi attivi e i loro effetti, ma soprattutto osservare come reagisce la propria pelle, è fondamentale per mantenerla compatta, morbida e in salute, agendo in modo mirato.
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Gli attivi che tendono a seccare la pelle
Soprattutto chi ha la pelle mista, grassa o a tendenza acneica tende a preferire tutto ciò che è purificante, seboassorbente e opacizzante. L'obiettivo è intervenire sulla produzione di sebo, riducendola e regolandola, oppure eliminare lucidità e imperfezioni. Spesso, però, ciò comporta il trascurare l'idratazione, con il rischio di indurre un'eccessiva secchezza che può portare a irritazioni o, paradossalmente, a una maggiore produzione di sebo. Per questo è importante bilanciare l'uso di alcuni ingredienti con quelli idratanti, come l'acido ialuronico o le ceramidi, dei quali non se ne ha mai abbastanza.
Tra gli attivi da usare con cautela ci sono gli acidi esfolianti, sia gli AHA, come l'acido glicolico e lattico, sia i BHA, in particolare l'acido salicilico, noto per le sue proprietà antibatteriche e per la capacità di liberare i pori, ma decisamente disidratante. Anche il perossido di benzoile, molto usato nei trattamenti antiacne per la sua azione antibatterica e antinfiammatoria, può compromettere la barriera cutanea, rendendo la pelle più vulnerabile.
A complicare le cose, il contatto con il cloro dell'acqua di piscina può potenziare l’effetto disidratante di questi attivi. Chi frequenta la piscina abitualmente, anche solo nei mesi estivi, dovrebbe quindi prestare attenzione al modo in cui applica questi ingredienti e a come reagisce la pelle. In questi casi, si possono considerare soluzioni più delicate, come gli esfolianti enzimatici, che offrono un'azione più soft rispetto agli acidi, oppure ingredienti come la niacinamide, che aiuta a regolarizzare il sebo e svolge una delicata azione esfoliante senza compromettere l'idratazione, o l'olio di melaleuca, noto anche come tea tree oil, antisettico, astringente, antiossidante e antinfiammatorio, ideale per il trattamento localizzato delle imperfezioni.
Un altro attivo da usare con attenzione, soprattutto in estate, è il retinolo: amato per le sue proprietà antiage, può diventare potenzialmente irritante se combinato con il cloro, oltre a essere troppo aggressivo per una pelle già sensibilizzata da sole e caldo. L'ideale è metterlo in pausa durante la bella stagione, ma questo non significa rinunciare del tutto a un trattamento antiossidante: basta sostituirlo con il bakuchiol, alternativa vegetale al retinolo, che agisce sulle rughe e sulle macchie ma con una tollerabilità decisamente migliore. Delicato anche sulle pelli sensibili, può essere usato tranquillamente anche al mattino.
Come prevenire la disidratazione della pelle
Per evitare che la pelle si disidrati eccessivamente, è importante trovare il proprio personale equilibrio tra attivi potenti e ingredienti umettanti e idratanti. Una buona routine può essere quella che parte dall'applicazione di un siero concentrato abbinato a una crema idratante, accompagnati sempre da una protezione solare quotidiana da riapplicare ogni due ore e dopo ogni bagno.
Se per il caldo si preferisce di indossare solo l'SPF, meglio optare per una formula idratante, leggera e impalpabile, ma capace di rinforzare la barriera cutanea e trattenere l'idratazione il più a lungo possibile, nonostante le numerose fonti di stress a cui sottoponiamo la pelle durante l'estate.