Ci sentiamo ripetere costantemente che una buona skincare inizia dalla detersione: pulire il viso è il gesto base affinché i prodotti funzionino davvero e la pelle resti in equilibrio. Uno step tanto semplice quanto spesso trascurato, magari al mattino, per mancanza di tempo, oppure la sera, quando si è troppo stanchi. In realtà, lavare il viso non è solo una questione estetica, bensì di igiene personale basilare e imprescindibile poiché la pelle non è dotata di un sistema autopulente. Sì, si esfolia naturalmente eliminando le cellule morte e rigenerandosi, ma non è in grado di rimuovere da sola residui di sporco, sebo, sudore, trucco e inquinamento, per questo serve un gesto meccanico, quotidiano, che rimuova efficacemente tutto ciò che si accumula sulla sua superficie. Dunque sì, la detersione è fondamentale, ma cosa succede se la trascuriamo?
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Che cosa succede al viso se non lo puliamo tutti i giorni
A differenza del corpo, che può anche non essere lavato interamente ogni giorno (a meno di sudorazioni intense o patologie specifiche), con la pelle del viso le cose cambiano: i pori, se non puliti, tendono a ostruirsi, accumulando impurità che possono dare origine a punti neri e bianchi, brufoli, acne e persino rosacea. Quest'ultima, in particolare, può essere scatenata da uno stato infiammatorio cronico che, a lungo andare, degrada collagene ed elastina, favorendo la comparsa di rughe e cedimenti cutanei. Non a caso, uno dei pilastri della skincare anti-age è l'uso costante di attivi lenitivi e disinfiammanti come la centella asiatica, amatissima in Corea del Sud.
Ma non detergere il viso regolarmente compromette anche il microbioma cutaneo: questo ecosistema di microrganismi che protegge la pelle e ne mantiene l'equilibrio quando viene alterato, può portare a una proliferazione di batteri nocivi, responsabili di infiammazioni, rossori ed eczema. Una barriera cutanea indebolita, infatti, non riesce più a trattenere l'idratazione e diventa più soggetta a irritazioni e sensibilità. Il risultato è dunque una pelle che tira, arrossata, secca, segnata, che dà fastidio. Chi poi vorrebbe mantenere sul proprio viso sporcizia, sudore e soprattutto inquinamento? Quest'ultimo si deposita sul viso durante il giorno e se non rimosso può generare danni ossidativi profondi, accelerando l'invecchiamento cutaneo.
Accumuli di cellule morte e cheratina (ipercheratosi) possono rendere poi la pelle spessa, ruvida, irregolare, come possiamo vedere dai risultati del trend estremo (ovviamente virale) di TikTok della Caveman Skincare: diversi influencer hanno deciso di non lavarsi più il viso per mesi mostrando poi gli effetti di questa scelta. La loro pelle ne è uscita ispessita, irregolare, segnata da squame e infiammazioni, un terreno fertile per condizioni come la dermatite seborroica.
Lavare il viso: sì alla skincare minimal
Siamo certamente bombardati da skincare routine lunghe e complesse, spesso con decine di passaggi e soprattutto prodotti, che possono scoraggiare dal prendersi cura della pelle. Bisogna trovare il giusto equilibrio, perché non servono dieci prodotti al giorno, ma nemmeno trascurarsi. La detersione quotidiana, mattina e sera, con un detergente adatto al proprio tipo di pelle, delicato, idratante, oppure purificante a seconda del periodo e delle esigenze, è essenziale non solo per l'aspetto della pelle, ma per la sua salute.
Trascurare questo gesto può sensibilizzare e fragilizzare una pelle già delicata, gettando le basi per problemi più gravi, difficili da risolvere. In più, lavare il viso è un rituale energizzante al mattino e rilassante alla sera, un momento per prendersi cura di sé, che ci libera da accumuli di prodotti e sporcizia, facendoci sentire subito più leggeri e ritemprati.