Tendiamo spesso ad associare brufoli e imperfezioni all'adolescenza, ma la verità è che colpiscono moltissime persone anche in età adulta. Che si tratti di acne tardiva o semplicemente di una pelle mista o grassa, c'è chi si ritrova a fare i conti con i cosiddetti punti bianchi anche a trenta o quarant'anni.
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Si tratta, tecnicamente, comedoni chiusi: pori o follicoli piliferi ostruiti da sebo o cellule morte che formano un rigonfiamento chiuso, spesso di colore bianco o giallastro a causa del pus. Si differenziano perciò dai punti neri, che sono invece comedoni aperti, anche questi ostruiti, ma esposti all'aria, per cui il sebo si ossida e diventa scuro.
Cosa causa i punti bianchi
A scatenarli possono essere diversi fattori: cambiamenti ormonali legati alla pubertà, al ciclo mestruale, alla gravidanza, ma anche la produzione eccessiva di sebo. Anche infiammazioni della pelle, batteri e un accumulo anomalo di cheratina (oltre al sebo) possono favorirne la comparsa. E poi c'è l'alimentazione: una dieta ricca di zuccheri, latticini e cibi processati può aumentare il rischio, soprattutto in chi è predisposto. Quante volte, dopo un periodo un po' disordinato, sono comparsi i punti bianchi su viso, petto o schiena? Infine, la genetica gioca un ruolo fondamentale: è la combinazione di tutti questi elementi a determinare la comparsa dei comedoni chiusi e in questi più che mai cruciale giocare d'anticipo per prevenirli.
Make-up e skincare: attenzione agli ingredienti
Oltre a seguire una dieta equilibrata, è importante fare attenzione al tipo di make-up che si utilizza e alla skincare quotidiana. In particolare, è fondamentale evitare ingredienti comedogenici, ovvero quelli che creano un film che potenzialmente potrebbe ostruire i pori. Esempi sono la vaselina e i siliconi in generale come il dimeticone: non vanno eliminati del tutto, ma è preferibile scegliere prodotti a base d'acqua o con una componente siliconica secondaria. Da evitare, per quanto riguarda la cura della pelle, anche gli oli puri, come l'olio di cocco o il burro di karité, che possono risultare troppo nutrienti per una pelle che già produce molto sebo, stimolando la comparsa di brufoletti con punta bianca.
La skincare per prevenire e trattare i punti bianchi
Quando compare un punto bianco, il primo istinto è quello di schiacciarlo. Ma attenzione: farlo può traumatizzare la pelle, portando a cicatrici o macchie scure. Se possibile, meglio evitare, o usare un cerottino trasparente di nuova generazione, di quelli sottili e invisibili anche sotto il fondotinta. La routine di skincare inizia con la detersione mirata: lavare il viso mattina e sera è fondamentale per rimuovere sebo in eccesso e impurità. Non serve però usare quotidianamente astringenti o scrub aggressivi, anzi, meglio alternarli a detergenti delicati e bilanciati, che puliscano senza danneggiare la barriera cutanea.
Anche l'esfoliazione è utile, ma va fatta con moderazione: una o due volte a settimana è sufficiente. L'ingrediente da prediligere è l'acido salicilico, che penetra nei pori, rimuove le cellule morte e aiuta a purificare in profondità. Usato con regolarità, previene l'ostruzione dei pori e lenisce eventuali infiammazioni.
Gli attivi più efficaci contro i punti bianchi
Per quanto riguarda la skincare routine, è utile cercare ingredienti come la niacinamide, che regola il sebo, mantiene l'idratazione e aiuta a ridurre le macchie, e le ceramidi, che rinforzano la barriera cutanea e prevengono irritazioni, soprattutto in fase di esfoliazione. Il retinolo, derivato della vitamina A, è un potente alleato contro i punti bianchi e l'acne comedonica: aiuta a regolare la produzione di sebo, stimola il ricambio cellulare e ha anche un effetto anti-age. Va però usato solo la sera, perché può sensibilizzare la pelle alla luce solare e inoltre, non dovrebbe essere combinato con l'acido salicilico nella stessa routine: l'ideale è alternarli.
Un altro acido ben tollerato dalla pelle, anche sensibile, è l'acido azelaico, che ha proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e depigmentanti, ed è utile anche in caso di rosacea. Molto efficace anche il perossido di benzoile, un attivo specifico contro l'acne per la sua azione antibatterica e comedolitica, ma è sempre meglio introdurlo con il supporto di un medico, per valutarne l'efficacia e verificarne la compatibilità con altri trattamenti in corso.