Il mondo della k-beauty è in continuo fermento: d’altronde si tratta del punto di riferimento mondiale per quanto riguarda la cura della pelle ed è qui che bisogna guardare per capire quali siano le ultime innovazioni tecnologiche del settore, ma soprattutto quali sono le tendenze della stagione. Dando uno sguardo all'ultima edizione del CosmoBeauty Seoul dello scorso maggio, la fiera di dedicata al mondo della bellezza più longeva della Corea del Sud, si può intuire come, per esempio, uno dei macro trend quest'anno sia la centralità del microbioma cutaneo e la sua protezione. Nuovi brand e nuovi lanci, infatti, si sono concentrati in particolare sull'utilizzo di ingredienti come i peptidi o il kombucha, il tè fermentato, ma pure ceramidi e niacinamide per rinforzare e stabilizzare la pelle.
L'impiego delle biotecnologie e l'analisi del DNA hanno fatto sì che i prodotti skincare siano sempre performanti e che non lavorino solo sull'aspetto estetico della pelle del viso e del corpo, ma che vadano proprio ad agire sui suoi meccanismi. Un interesse quello per il microbioma, ovvero l'insieme dei microrganismi che vive sulla cute e che ne sostituisce la barriera protettiva, che si estende anche al cuoio capelluto: la cura dei capelli va sempre più verso la skinification, che finalmente pone al centro dell'attenzione la cute, spesso dimenticata per concentrarsi principalmente sulle lunghezze: agire laddove nascono i capelli significa rispondere in maniera efficace alle diverse problematiche.
Secondo poi i diversi esperti contattati dal magazine Allure, altre macro tendenze del momento nella k-beauty sono l'utilizzo costante dei dispositivi elettronici per ottenere un effetto professionale anche a casa e di ampolle concentrate per potenziare l'abituale skincare. I cosiddetti tools, come per esempio le maschere a luce LED o il microneedling a ultrasuoni sono sempre più performanti e quindi apprezzati: si tratta di un investimento anche importante, ma il loro utilizzo è pensato per essere eterno e quindi ammortizzabile con facilità, soprattutto perché permettono di risparmiare, in alcuni casi, sui trattamenti professionali. I dispositivi hanno avuto una loro massima esplosione durante la pandemia, affermandosi e diventando una costante soprattutto per la loro grandissima comodità e funzionalità, dato che oltre a trattare la pelle aiutano ad assorbire al meglio gli attivi, stimolano la produzione di collagene quindi rallentando l'invecchiamento cutaneo e infine lavorano su problematiche specifiche come l'acne. La richiesta in Corea aumenta e di conseguenza la tendenza è destinata a influenzare tutto il mondo, in particolare richiedendo strumenti sempre più accessibili e innovativi: il destino è quello di trovare sempre più tool con diverse fasce di prezzo ma tecnologicamente elevati.
Per quanto riguarda il discorso ampolle, sono dei sieri ultra concentrati e specifici, pensati per essere utilizzati per un periodo limitato. Non sono da confondersi con le fiale in vetro monouso, ma hanno la c0nfezione simile a quella dei sieri, con contagocce per dosarli e mescolarli agli altri trattamenti. Agiscono in maniera veloce e sono perfetti per un azione d'urto: quelli di ultima generazione hanno un sistema di rilascio degli ingredienti incapsulati graduale in modo da avere un effetto stabile e realmente efficace, e sono pensati come trattamento complementare da effettuare di tanto in tanto.
Ma in questo momento nel mondo della k-beauty oltre ai nuovi trend ci sono delle vere e proprie conferme, che rinforzano le fondamenta di questa filosofia della cura della pelle e sono innanzitutto gli ingredienti antinfiammatori, basti pensare a come la centella sia amatissima in Corea. Ora viene affiancata da altri attivi naturali come per esempio il riso nero: la direzione del settore è sempre più vegana e naturale, e grazie alle nuove tecnologie è possibile utilizzare ingredienti green prima difficili da stabilizzare e sintetizzare, senza rinunciare alla performance, tendenza confermata anche al CosmoBeauty Seoul.