La facialist Nichola Joss ha una lista di clienti celebri che dice molto dell'efficacia del suo metodo. Per le sue mani passano quotidianamente star del calibro di Kate Moss, Hilary Swank e Gwyneth Paltrow. Donne dal fascino abbagliante, tutte ben oltre la soglia dei 40 anni, attentissime al proprio aspetto fisico e consapevoli che il mantenimento del capitale bellezza è un lavoro quotidiano. A chiunque si affidi alle sue cure, Nichola Joss non regala solo alcuni dei trattamenti facial più elaborati e potenti nel mondo del beauty. No, quello che la visagista adora fare è anche e soprattutto offrire consigli skincare. A partire dall'errore capitale che, specie dopo i 40 anni, può danneggiare incredibilmente la pelle. Scopriamolo insieme.
L'errore skincare da non fare a 40 anni
Come riporta il magazine Who What Wear, Nichola Joss ha visto con i suoi occhi troppi casi di pelle sensibilizzata, infiammata e fragile nel corso della sua carriera. E all'origine di questa condizione di vulnerabilità e discomfort della cute c'è un utilizzo esagerato di peeling super strong. Se è vero che esfoliare la pelle rientra nelle buone abitudine skincare per aumentare il turnover cellulare e rimuovere le cellule morte, va sottolineato che: A. non tutte le tipologie cutanee ben sopportano i peeling, specie quelli medicali ad alta concentrazione di acidi esfolianti; B. la cadenza di questi trattamenti dev'essere sempre ben studiata, evitando di eccedere con la frequenza di peeling, sia a casa, che in istituto. I rischi di un'esfoliazione troppo aggressiva sono numerosi, e non vanno in alcun modo sottovalutati. Come spiega la facialist di Kate Moss, "i peeling rimuovono lo strato di oli naturali che proteggono la pelle e, alla lunga, possono danneggiare e stressare la cute, provocando una condizione di ultra sensibilizzazione spesso difficile da risolvere. Se il peeling è troppo aggressivo può inoltre cronicizzare uno stato di disidratazione, compromettendo la funzione della barriera cutanea e rendendo difficile trattenere le riserve di idratazione necessarie"..
Come trattare la pelle sensibile dopo peeling troppo aggressivi
Poiché non ci piace l'idea di dare l'allarme senza offrire soluzioni e consigli, abbiamo chiesto aiuto a Federica Zolli, skin beauty terapist della spa Biologique Recherche presso Ceresio 7 Gym & Spa Milano. "Chi ha esagerato con una routine esfoliante troppo aggressiva e con trattamenti ripetuti, potrebbe notare una pelle assottigliata, priva di idratazione, sensibilissima e reattiva agli sbalzi di temperatura, specie in inverno, quando l'escursione termica tra outdoor e indoor è importante. In questi casi si parla di barriera cutanea alterata, da cui la sensazione di rossore e ruvidezza, con perdita di elasticità, morbidezza e comfort". Come possiamo correre ai ripari? "Il fenomeno della disidratazione non è affatto da trascurare, in quanto la nostra pelle non è in grado di produrre acqua in autonomia. Inoltre, la pelle disidrata e sottile tende a segnarsi di più, presentando rughe e rughette in maniera più evidente. I principi attivi idratanti mai più senza, specie durante i freddi mesi invernali, sono acido ialuronico, urea e acido lattico. Se avete un problema di sensibilità e disidratazione investite in un consulto con un professionista della pelle, che potrà indicarvi come incorporare questi ingredienti in una skincare curativa su misura, per ottenere il massimo del risultato. In generale, dopo un surplus di peeling (e di freddo), fate spazio a ricche texture cremose e in balsamo, per avvolgere di morbidezza la cute e creare un benefico cuscinetto protettivo contro gli agenti esterni. L'esfoliazione, ça va sans dire, è vietatissima, almeno fino a quando la pelle non sarà completamente integra, sana e forte".