Ancora il baking? Ebbene sì: se siete delle appassionate di makeup saprete benissimo come la tendenza dominante sia il glow e le basi make-up idratanti e leggere, naturalissime e spesso non fissate con la cipria. Non tutti però amano questo stile o hanno una tipologia di pelle che regge questo tipo di trucco: lucidità, sudore e desiderio di coprire le imperfezioni e avere un incarnato uniforme si scontrano con il diktat del naturale e luminoso a ogni costo. Cinque o sei anni fa i trend ponevano al centro prodotti coprenti e opachi, dunque la tecnica del baking era all'ordine del giorno nei tutorial condivisi sui vari social: oggi è cambiato tutto, dalle mode alla comunicazione alla beauty community, ma questo modo di applicare la cipria resta valido.
In cosa consiste il baking
Il termine baking significa letteralmente cottura al forno ed è stato utilizzato per prima dalla comunità drag, dove il trucco di chiara ispirazione teatrale è molto pesante e ha bisogno di parecchia polvere per essere fissato e resistere. Ecco dunque la duplice ispirazione: da un lato abbiamo la cipria che ricorda la farina e dall'altra i tempi di posa che corrispondono a quelli di "cottura" del nostro fondotinta. Esistono migliaia di tutorial sull'argomento, soprattutto di qualche tempo fa dato che la sua popolarità è andata scemando, ma se desiderato bloccare la vostra base e renderla long lasting e prevenire lucidità fa decisamente al caso vostro. In pratica consiste nell'applicare una grande quantità di cipria dove abbiamo più bisogno, lasciarla in posa in modo che assorba tutti gli oli e "blocchi" il fondotinta e dopo qualche minuti spolverala via un pennello, e il gioco è fatto.
Trucco baking, il tutorial
Quello di cui avete bisogno è una cipria in polvere libera che sia traslucida o leggermente più chiara del vostro incarnato, e che abbia il trito il più fine possibile, tanto da essere impalpabile. Meglio non utilizzare ciprie luminose, fondotinta minerali o in polvere, o ciprie pressate o blurranti (quest'ultime sono ad alto rischio flashback), perché si potrebbe ottenere un effetto cakey: pur rimanendo nell'ambito pasticceria non fatevi ingannare, dato che è un termine per indicare una base disomogenea, texturizzata, con i prodotti separati fra loro, l'esatto opposto dell'effetto uniforme e filtrato che vogliamo ottenere.
Utilizzando una spugnetta inumidita o un piumino angolato prelevate la cipria e applicatela dove c'è maggior necessità di opacizzare e fissare fondotinta e correttore. Dipende molto dalla vostra pelle, ma tendenzialmente il baking può essere fatto sulla zona zona T, lungo i contorni del naso e della bocca, nella parte dello zigomo. C'è chi lo usa anche sul contorno occhi ma è sconsigliato se il vostro è secco o già segnato, così come non è necessario nella parte sotto lo zigomo per rifinire al massimo il contouring: da queste parti potrebbe bastare un cipria compatta, ma dipende dal vostro gusto e dalla vostra pelle.
Il tempo di posa è tra i cinque e i dieci minuti massimo per non rischiare di disidratare la pelle, dopodiché spolveriamo via la cipria con un pennello ampio dalle setole morbide, eliminando l'eccesso e distribuendo al meglio il prodotto rimasto. Per fondere poi tutti gli strati ed evitare un effetto polveroso spruzziamo sul viso un setting spray e una volta che è quasi completamente asciutto passiamo alla creazione del glow con l'illuminante. Esiste anche la tecnica del soft baking, che consiste in meno utilizzo di prodotto e tempi di posa più brevi, ed è adatta anche alle pelli normali che vogliono semplicemente rendere la base davvero duratura. In generale è una tecnica molto semplice e facile da applicare, al di là dei tutorial scenografici visti sui social: provatela e scoprirete cosa significa un makeup a prova di tutto, anche della vita.
