Lo street style parigino durante l'ultima settimana della moda ci ha gentilmente offerto una tendenza capelli da tenere d'occhio questa primavera. Tra le it-girls che hanno passeggiato per i viali della Capitale francese uno dei leitmotiv in fatto di colore è stato un biondo naturale, morbido ma mai casuale o trascurato. Potremmo definirlo un vero e proprio "biondo Parigi", una sfumatura che incarna lo stile delle donne francesi.
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Non è un bronde ma nemmeno una tinta uniforme: è un ormai classico mélange di schiariture, come ci hanno abituato i trend, su una base più scura, anche castana, con radici lasciate molto naturali, più di quanto si farebbe normalmente. Le punte sono illuminate con una transizione delicata, creando un effetto leggero e vissuto, senza stacchi netti né segni di trascuratezza. La luce viene distribuita solo dove serve: nella parte frontale, ad esempio, le schiariture incorniciano il viso in modo più compatto.
Lo stile parigino riassunto nel biondo della primavera
Questo biondo parigino richiede una miscela di riflessi chiari dai toni dorati, bronzo, cenere e champagne, armonizzati alla base, naturale o meno, per un effetto versatile e a bassa manutenzione. Non richiede ritocchi frequenti e offre grande libertà di gestione perché la lavorazione parte più in là rispetto alla radici ma non è solo sulla parte finale: una via di mezzo che deve essere ben calibrata per mantenere la sua allure.
Per esaltarlo al massimo va abbinato a uno styling non troppo preciso: un liscio texturizzato, un mosso morbido e naturale, un riccio definito e assecondato sono perfetti per accompagnare il movimento di questa colorazione così libera per dare ancora più tridimensionalità. Ma a differenza di altre tonalità più universali, il biondo Parigi richiede uno stile personale curato ma essenziale: è questo il segreto per portare con disinvoltura un effetto volutamente imperfetto senza che risulti sciatto. È una questione di dettagli e attitudine, proprio come quella delle donne parigine, che con la loro eleganza innata ed essenziale continuano a essere una fonte inesauribile di ispirazione.