Lavare i capelli è un gesto che eseguiamo praticamente in automatico da tutta la vita seguendo uno schema sempre uguale a se stesso, ovvero partiamo con lo shampoo e proseguiamo col balsamo, oppure applichiamo prima la maschera e poi il balsamo, a meno che non si utilizzi il metodo del co-wash, che consiste nell'utilizzare il balsamo per lavare i capelli, ma che divide le opinioni in merito alla sua efficacia. C'è però una terza via, che potrebbe rendere ancora più efficace il lavaggio e soprattutto se lo si vuole rendere meno aggressivo se si hanno capelli secchi, deboli o danneggiati sulle punte da trattamenti e calore. Si chiama metodo CWC, che sta per conditioner, wash, conditioner, ovvero balsamo, shampoo e di nuovo balsamo.
In costa consiste il metodo CWC per lavare i capelli
In pratica, si pettinano bene i capelli con una spazzola e si bagnano abbondantemente come faremmo di solito, ma si applica per prima cosa una piccola quantità balsamo da metà testa in giù per proteggere dalla disidratazione del detergente, che ricordiamo va applicato sempre e solo sulla cute ma venendo sciacquato inevitabilmente scivola anche sulle lunghezze. Dunque, in questo caso incontra sulla sua strada il balsamo, che svolgendo la sua attività protettiva evita che le punte si secchino ma che verrà completamente eliminato dallo shampoo. Ora tocca alla seconda dose di balsamo, più generosa della precedente dato che deve nutrire e districare a fondo i capelli. Il segreto è lasciarlo in posa un paio di minuti e prima di sciacqualo via, si pettina la chioma con un pettine o una spazzola apposita, così da velocizzare styling e asciugatura, in modo da sottoporre a meno calore i nostri capelli.